Nel mese di agosto veniamo invitati a partecipare al Festival del Turismo Esperienziale. Noi, parecchio incuriositi abbiamo deciso di partecipare a questo nuovo modo di vivere il turismo. Che cos’è? Come si sviluppa?
Nella mattinata di martedì 27, ci vengono chiarite un po’ le idee attraverso una conferenza stampa che ha visto parecchi relatori di livello. Ci viene spiegato che il Turismo Esperienziale e una ricerca diretta di chi vuole vivere una vacanza non solamente di relax, svago e spensieratezza ma vuole vivere un’esperienza più intima e diretta con il territorio, all’insegna di un turismo più consapevole ed ecologico. Un turista che interagisce con le persone del luogo e la loro storia per condividere ricordi e momenti unici, la destinazione viene messa in secondo piano e il protagonista diventa l’individuo. Insomma meno foto e più emozioni, ricordi da condividere. Ci si muove attraverso:
enogastronomia (cooking class, degustazioni, ricerca di prodotti tipici anche da portare a casa e condividere con amici e parenti)
turismo naturalistico (trekking, cicloturismo, rafting, birdwatching, pescaturismo)
turismo religioso (attraverso i cammini, visita di chiese, basiliche, santuari, cappelle di montagna)
Un concetto nuovo? Non proprio, già da anni si stava sviluppando; la pandemia e la paura del contagio da Covid ha accelerato un processo già in evoluzione.
La giornata si è sviluppata con un ricco programma di conferenze più mirate ai diversi settori, noi intanto abbiamo partecipato al work shop fino alle ore 18,30. Alle ore 19 abbiamo presentato il territorio in una conferenza stampa condivisa con le Ferrovie dello Stato; mentre noi spiegavamo le bellezze e le opportunità del nostro territorio, Trenitalia esprimeva l’importanza e i vantaggi di muoversi in treni anche nella nostra valle, proprio perché nella programmazione invernale, i Frecciarossa si fermeranno anche in Val di Susa.